La Societas Veneta per la storia religiosa nacque a Padova nel 1975 per iniziativa di Paolo Sambin, all’epoca professore di storia medievale nell’Ateneo patavino, e di alcuni suoi allievi. Vi aderirono subito docenti universitari, professori delle scuole medie e dei seminari, studiosi e semplici appassionati provenienti dal Veneto, dal Trentino e dal Friuli.
Lo scopo dell’iniziativa era duplice.
• In primo luogo si desiderava diffondere passione e interesse per gli studi inerenti la storia ecclesiastica, alla quale si richiamava la denominazione iniziale dell’Associazione. La Chiesa è l’istituzione che con le sue infinite ramificazioni – edifici sacri, diocesi, pievi, parrocchie, monasteri, conventi, confraternite, santuari, istituti di beneficenza, luoghi caritativi, ordini e congregazioni religiose maschili e femminili, circoli e associazioni – ha maggiormente influito nel plasmare l’identità di quella vasta regione che oggi usiamo chiamare Triveneto, il carattere dei suoi abitanti, la stessa fisionomia del paesaggio. La storia ecclesiastica rappresenta dunque una chiave indispensabile per comprendere passato e presente di una terra nella quale oggi è in corso, come ben sappiamo, un trapasso culturale, sociale ed economico di enormi proporzioni.
• Il secondo obiettivo si proponeva di sensibilizzare i soci ad uno studio della storia intesa come rigore critico, ricerca delle fonti e dei documenti, scrupolo interpretativo fondato su un corretto metodo filologico e non sul dilettantismo. In una stagione politica e culturale notoriamente dominata (erano gli anni Settanta) dalle ideologizzazioni, dagli schematismi interpretativi più o meno di comodo e dalle subordinazioni partitiche, la “Societas” difese sempre l’idea che gli studi storici si fondano sul fatto, cioè sul documento certo, sicuro, criticamente vagliato, e non sulle facili generalizzazioni. La storia è interpretazione di eventi, snodi e vicende, ma è prima di tutto lettura, confronto e valutazione delle fonti che ne tramandano la memoria.
Fedele a queste premesse, l’Associazione ha operato in questi anni promuovendo incontri mensili tra i soci, corsi annuali di avviamento alla paleografia, cicli di lezioni su argomenti specifici. Fra iscritti, simpatizzanti, frequentatori delle varie attività, ogni anno ben più di un centinaio di persone hanno fatto riferimento ad essa. Non è poco, anzi è molto, se si pensa alle caratteristiche appena ricordate.
La sede è stata sempre presso l’abbazia benedettina di Santa Giustina, dove si conservano le più antiche memorie della Chiesa padovana. Mensilmente, e sottraendo anche intere giornate a occupazioni di sicuro più gratificanti, soci vecchi e giovani, laici ed ecclesiastici, studiosi già affermati o soltanto agli esordi, si sono scambiati notizie, letture, acquisizioni, interessi, seguendo un metodo che non ha mai escluso nessuno, che ha fatto sentire tutti maestri e scolari allo stesso tempo, scavalcando gerarchie, ruoli, distanze accademiche.
Inoltre siamo riusciti a pubblicare gli atti dei cicli primaverili di lezioni realizzati nel 2001 e 2002. Il primo ha per titolo Cattolici, chiesa e società nell’Ottocento (Trento, 2001) e il secondo Dal Caucaso al Veneto. Gli Armeni fra storia e memoria (Padova, 2003).
A trent’anni dalla fondazione ci sembra che programmi e scopi della Societas siano ancora attuali. Ci confortano in questo senso le presenze costanti agli incontri di studio e la crescita delle adesioni anche da parte di giovani e di studenti in formazione.
Gianpaolo Romanato
(Presidente)
Padova, 31 gennaio 2004
Associazione che si interessa di storia religiosa e che vuole sensibilizzare ad uno studio della storia più in generale da approcciare con rigore critico basato sulla ricerca delle fonti e dei documenti.
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