La riunione prende avvio con la consueta rassegna bibliografica relativa a recenti pubblicazioni di storia della Chiesa medievale, moderna e contemporanea da parte dei soci. Oggetto dell’incontro è la presentazione dell’ultimo volume di Alessandro Santagata, Una violenza ‘’incolpevole’’. Retoriche e pratiche dei cattolici nella Resistenza veneta, Roma, Viella, 2021. Il lavoro è nato dall’interesse che l’autore ha sviluppato per la legittimazione religiosa della violenza, in particolare di quella resistenziale. Punti di partenza sono stati la riflessione sulla retorica relativa alla Resistenza cattolica, la verifica di quanto le accuse ad essa rivolta derivassero dalla storia e dalla tradizione e come fosse stata invece praticata alla prova dei fatti.
Dopo una breve rassegna storiografica degli studi più recenti sulla Resistenza e in particolare quella cattolica, l’autore ha sottolineato alcuni punti centrali come il tema della scelta, dell’autonomia rispetto alle gerarchie, della presenza di militanti di Azione Cattolica nelle brigate garibaldine e dell’azione delle donne.
Per quanto riguarda il nord-est d’Italia, l’autore ha analizzato le ragioni culturali del radicamento della Resitenza cattolica individuandole nell’eredità delle leghe bianche e nella presenza di un cattolicesimo politico, oltre che di una rete funzionante di parrocchie. Punto importante di riflessione ha riguardato il meccanismo che legittimò l’uso della forza: non essendo lo Stato (pensato come illegittimo) a giustificarla, i soldati elaborarono una propria giustificazione, ricorrendo a dottrine, teologia e pedagogia; tutto ciò senza l’appoggio delle gerarchie cattoliche, inquadrate in un complesso rapporto con il regime fascista. Secondo Santagata, si trattò di una coscienza politica maturata lentamente, ma ben presente nel 1944, sia nelle brigate di pianura, guidate anche da sacerdoti o da esponenti della Fuci, sia in montagna. Secondo l’autore, tra le motivazioni che spinsero il mondo cattolico a partecipare alla Resistenza c’era il desiderio di difendere la patria dai tedeschi nella convinzione di costruire una civiltà cristiana. Si trattava dunque di una questione difensiva per proteggere la popolazione; la guerra, in questo caso, era vista come “giusta” e, come è stato possibile verificare, la retorica del partigiano inteso come “miles Christi” era ben presente nella stampa clandestina dell’epoca.
PROSSIMO INCONTRO
Il prossimo incontro si svolgerà in via telematica su piattaforma ZOOM sabato 14 gennaio 2023 a partire dalle ore 16.00 con una lezione di Dennj Solera sul suo recente libro La società dell’Inquisizione Uomini, tribunali e pratiche del Sant’Uffizio romano, Roma, Carocci, 2021.
Nella speranza di ritrovarVi numerosi a questo appuntamento, Vi inviamo un cordiale saluto.
Padova, 9 gennaio 2023
Silvia Carraro – Segretaria
Marco Bolzonella – Presidente